Stimolare la formazione del pensiero critico dei cittadini sul tema dell’acqua. E’ questo l’obiettivo della prima edizione del premio artistico internazionale FiorArt, promosso da Acquedotto del Fiora e presentato in conferenza stampa a palazzo del Pegaso a Firenze. “Le forme dell’acqua: dall’immobilità all’eterno cambiamento” è il tema scelto per il premio, nato dall’incontro tra gli infiniti significati legati all’acqua e alla capacità di analisi dell’arte con lo scopo di attivare processi di sensibilizzazione sociale e culturale su valore e consumo della risorsa idrica, fondamentale per l’intera umanità.
“Un premio che rappresenta una novità – ha detto il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani – una collaborazione tra Regione e acquedotto del Fiora, con le amministrazioni locali che vede il soggetto Acquedotto, ente ideatore, protagonista e gestore”. “Le sorgenti del Fiora – ha precisato il presidente – saranno risistemate e rese adeguatamente accessibili dalla società per azioni. Si tratta, non del classico contributo a iniziative che vengono dall’esterno, ma di un soggetto economico di grande utilità sociale che si preoccupa dell’accessibilità, della ristrutturazione e della godibilità delle sorgenti”.
Una proposta arriva dal consigliere regionale Leonardo Marras “perché in un contesto disseminato di grandi e straordinarie presenze in entrambe le province di Siena e Grosseto con un elenco di beni culturali che fanno fatica a essere protetti, l’Acquedotto del Fiora non utilizza l’art bonus regionale sommato a quello nazionale per detassarsi e contribuire quindi al recupero di qualche bene culturale. Potrebbe essere interessante anche perché ci sono fondi della Regione che restano inutilizzati”.
Di “un premio interessante che vuol veicolare con il linguaggio della cultura, valori civili e sociali importanti” ha parlato la vicepresidente della Regione Monica Barni . “Attraverso un linguaggio comprensibile anche dalle giovani generazioni si fanno passare messaggi e strategie fondamentali per la sostenibilità del nostro pianeta, in questo caso il consumo dell’acqua”.
Il presidente dell’Acquedotto del Fiora Emilio Landi ha descritto il premio come “un progetto scaturito dal desiderio di assumere un ruolo propositivo nella produzione culturale, dopo anni di partnership e sostegno economico a progetti diffusi sul territorio”.
Verranno prediletti quei progetti che sapranno spingersi al di là degli stereotipi della rappresentazione tradizionale del tema con un’elaborazione artistica originale e innovativa. Il concorso è aperto ad artisti, designer, architetti, grafici, creativi, artigiani-artisti, orafi, italiani e stranieri, sia emergenti che professionisti.
Ogni artista può partecipare con più progetti e sono ammesse la libertà stilistica, tecnica ed espressiva, così come le contaminazioni, le tecniche miste, sperimentali, l’arte digitale e la computer grafica.
Per il Comune di Grosseto ha parlato l’assessore Chiara Veltroni: “Abbiamo creduto in questo progetto che unisce la promozione del territorio e la valorizzazione degli artisti, nella forza del linguaggio dell’arte”. “Siamo orgogliosi di ospitare – ha detto l’assessore – nel parco della Maremma nella bellissima cornice del granaio lorenese le 100 produzioni dei finalisti”. Per il Comune di Siena è intervenuto il consigliere Francesco Mastromartino: “Abbiamo messo a disposizione uno spazio nuovo – ha detto – l’Archivio storico come luogo destinato ai vincitori di questa rassegna”.
A chiudere l’incontro è stata la curatrice del progetto Alessandra Barberini che ha messo in rilievo l’ambizione di un premio “che parte dal concetto del bene prezioso acqua e assume una triplice valenza di tipo ambientale ed ecologica, un ruolo di conservazione e diffusione di una coscienza comune nei confronti del bene acqua”.
Per partecipare al bando, consultabile sul sito www.premiofiora.it, c’è tempo fino al 15 maggio 2019.