Tute per astronauti che sfruttano la capacità dell’acqua di assorbire le radiazioni, buoni spesa consegnati ai cittadini in cambio di rifiuti, mappature satellitari delle perdite degli acquedotti e sofisticati sistemi di trattamento dei fanghi di depurazione che trasformano gli scarichi dei nostri bagni in combustibile per le auto.
Sono solo alcune delle esperienze racchiuse in “Utili all’Italia”, la banca dati che contiene i risultati del primo censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali.
Oggi, 20 giugno, a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano, sono stati presentati alcuni dei progetti dei 274 progetti raccolti dalle 134 aziende che hanno partecipato al censimento, tra le quali anche Acquedotto del Fiora.
Un database gratuito – che è pubblicato sul web e aggiornato costantemente – destinato a diventare un punto di riferimento per le amministrazioni locali, per la politica e per gli esperti di acqua energia e rifiuti (e di tutte le tecnologie ad essi collegati) chiamati a fare scelte e progetti per lo sviluppo del territorio.
L’evoluzione dei centri urbani è sotto gli occhi di tutti, i bisogni dei cittadini sono in costante evoluzione e con essi sta cambiando la struttura delle città.
La tutela dell’acqua e risparmio idrico, richiedono acquedotti più efficienti, i centri urbani richiedono abbattimento degli inquinanti da riscaldamento e lo sviluppo della mobilità sostenibile, la digitalizzazione dei servizi implica l’installazione di nuove reti smart e l’esigenza di ridurre i rifiuti, che ci porta a nuovi progetti e tecnologie per valorizzarli.
Sono state queste negli ultimi anni le sfide che hanno coinvolto i gestori dei servizi pubblici e ora, per la prima volta, il database “Utili all’Italia” rende visibili i progetti degli ultimi tre anni.
È il primo censimento delle migliori pratiche mai realizzato, da quando esistono le aziende di servizi pubblici locali.
Un vero e proprio compendio dei progetti più avanzati che stanno disegnando le città del futuro: 274 progetti operativi raccontati da 134 aziende che dimostrano come responsabilità sociale e ambientale (90 progetti), innovazione tecnologica (83), efficienza energetica (52) e processi di sviluppo aziendale (49) stiano cambiando in meglio servizi che sono alla base della qualità della vita di ogni cittadino.
Sulla responsabilità sociale e ambientale si è concentrato il maggior numero di progetti. Tra questi il Rating della legalità che oltre a essere una spinta etica e di trasparenza può facilitare l’accesso al credito, un fondo per le utenze disagiate per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette, il Banco dell’energia per far fronte a situazioni a rischio povertà. E ancora, un impianto di depurazione che restituisce all’ambiente 150 milioni di metri cubi di acqua per riuso irriguo o l’applicazione di tecnologie “smart grid” su una porzione di rete di distribuzione di energia elettrica. Nonché campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini e ai ragazzi delle scuole.
Dalle buone pratiche relative all’innovazione tecnologica emerge l’impegno delle aziende sul tema della digitalizzazione e del miglioramento dei servizi ai cittadini: sistemi di geolocalizzazione degli interventi, telecontrollo delle reti, gestione delle risorse e reportistica avanzata, tecnologie satellitari per la ricerca di perdite idriche dalle condotte, mappatura delle reti sotterranee, fino all’utilizzo delle fognature per il passaggio della fibra ottica, sistemi di tracciabilità dei rifiuti, interramento dei cassonetti e valorizzazione dei fanghi di depurazione.
Per quanto riguarda i processi di sviluppo aziendale, emergono buone pratiche legate alla sicurezza sul lavoro, al work force management con la digitalizzazione spinta della regolazione del lavoro quotidiano e all’economia circolare in tutte le sue possibili declinazioni: riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata spinta, valorizzazione dei materiali di scarto e trasformazione dei depuratori o degli impianti di trattamento rifiuti, in centri di produzione di biocarburanti.
Anche l’efficienza energetica – che è anche uno degli obiettivi del Paese per gli impegni presi in sede di Unione Europea – porta con sé esempi importanti. Dal censimento emergono numerosi investimenti per il ciclo idrico e per gli impianti di trattamento dei rifiuti, la generazione di energia da fotovoltaico o lo sfruttamento di mini-salti idrici per produrre l’idroelettrico; e ancora l’inserimento di turbine negli acquedotti, il teleriscaldamento e progetti per favorire la mobilità sostenibile elettrica e da biocarburanti.
“Utili all’Italia” non è una classifica, ma un database con una mappa dei migliori progetti realizzati negli ultimi tre anni dalle aziende più vicine ai cittadini. Progetti potenzialmente replicabili in altre parti del territorio, colmando differenze spesso esistenti tra i cittadini di aree diverse.