Comune di Castel del Piano e Acquedotto del Fiora insieme per celebrare la Festa della Toscana. Giovedì 30 novembre giornata fitta di appuntamenti che porranno al centro dell’attenzione il tema dell’acqua, fonte di vita: si inizia alle 9.30 a palazzo comunale con il consiglio comunale straordinario congiunto con il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, dal titolo “Dai Lorena… A una montagna d’acqua”. Parteciperanno alla seduta gli studenti delle scuole del Comune che durante l’anno scolastico hanno affrontato la tematiche riguardanti l’opera di bonifica della Maremma avviata dai Lorena e quella della costituzione del primo acquedotto, ovvero l’acquedotto delle Arbure. Le classi IV della scuola primaria di Castel del Piano presenteranno un lavoro intitolato “La magia dell’acqua”.
Si proseguirà alle ore 10 con la presentazione del libro “Una montagna d’acqua. Dall’Amiata a Grosseto, l’acquedotto delle Arbure”, edito da C&P Adver Effigi, con cui Acquedotto del Fiora ricorda i 120 anni dalla realizzazione dell’infrastruttura che servì a soddisfare il bisogno di acqua potabile della città di Grosseto, diventando il volano per il suo sviluppo sociale ed economico.
Per la valenza che ricopre, il libro gode del patrocinio dell’Archivio di Stato di Grosseto e dei comuni di Grosseto e Castel del Piano ed è scritto “a più mani” da vari autori, a cui è stata affidata la ricerca storica: Elena Del Santi, anche coordinatrice del lavoro, Enzo Fazzi, Valerio Entani (l’allora direttore ISGREC), hanno curato la ricostruzione storico-cronologica degli avvenimenti fino al 1932. Prefazione e introduzione portano la firma rispettivamente di Zeffiro Ciuffoletti dell’Università di Firenze e di Carlo Vellutini. Il volume raccoglie documenti anche inediti, tratti dall’Archivio di Stato di Grosseto, dalla biblioteca comunale Chelliana e dall’Archivio Imberciadori, cartoline dell’epoca di proprietà del collezionista Giuseppe Mineo, fotografie di Stefano Denanni e di Bruno Bruchi e alcune interessanti testimonianze in appendice. Tra queste, di rilievo quella di Andrea Ponticelli, che ha ripercorso le vicende della sua famiglia, in particolare dei sindaci della città Benedetto Ponticelli, al quale si deve l’intuizione delle sorgenti dell’Amiata per “dissetare” il capoluogo maremmano, e Carlo Ponticelli, che inaugurò la grande infrastruttura, considerata una delle prime e più importanti condotte di acqua ad uso idropotabile della storia della Toscana e non solo. Un’altra parte molto interessante è quella scritta da Alvaro Giannelli, vera e propria memoria storica amiatina, “guardiano” dello stesso acquedotto sin dal 1956, così come di grande interesse sono le schede firmate da Enzo Fazzi. Alla presentazione interverranno il sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci, il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi e gli autori, Enzo Fazzi, Alvaro Giannelli, Elena Del Santi e Andrea Ponticelli.
Durante la mattinata saranno presenti intervalli musicali a cura del Maestro Pederzoli.
A chiudere le celebrazioni l’inaugurazione, a partire dalle 11.30, dei murales realizzati sulle facciate della scuola materna in via Santucci e della scuola media in via di Montagna dal writer Marc Molinari (in arte Tomak), su bozzetto degli studenti che hanno partecipato al progetto di educazione ambientale "Acquamia", promosso da Acquedotto del Fiora e coordinato dall’educatrice Reana de Simone. Il percorso didattico, che lo scorso anno scolastico ha visto coinvolte 13 classi e oltre 250 studenti, è nato con l’obiettivo di diffondere una “cultura dell’acqua” come risorsa-bene collettivo necessitante di promozione culturale, per promuoverne un uso corretto e sostenibile a garanzia delle future generazioni. Come atto conclusivo del progetto, i ragazzi hanno creato un bozzetto finalizzato a realizzare un murales che sia specchio della sensibilità acquisita sulla risorsa idrica e invito per la collettività a tutelare l’acqua. A dare voce alle idee dei ragazzi è stato Marc Molinari, in arte Tomak, figura di spicco del writing italiano ed europeo, che ha partecipato alla rivista cultura hip hop Aelle, la quale negli anni ’90 ha documentato e contribuito a divulgare la cosiddetta "spray art". L’artista ha interpretato i bozzetti disegnati dai ragazzi, mantenendo lo spirito e il pensiero degli alunni, i quali sono intervenuti materialmente nella creazione dell’opera artistica. Il murales presente sulla facciata della scuola materna in via Santucci, pensato dai ragazzi della IA del liceo scientifico, ha come slogan "Usare l’acqua come denaro prosciuga la Terra" e spiega il valore dell’acqua, che può essere fonte di lucro, andando a depauperare la Terra dal suo elemento più prezioso, prosciugandola. Un mappamondo, dove l’ampia superficie d’acqua dei mari è sostituita dal color sabbia del deserto, ha due cannelle: quella di destra fornisce acqua per la vita, mentre quella di sinistra acqua per un mero fine economico. Il murales realizzato su una facciata della scuola media in via di Montagna, pensato dagli alunni della 1B del liceo scientifico, propone due slogan: "Se inquini il mondo inquini te stesso" e "Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo non è asciutto", una frase di dello storico britannico Thomas Fuller. L’opera racconta quanto l’uomo incida sull’inquinamento ambientale e possa scegliere diversamente. Una ragazza “salutista” in primo piano pratica attività sportiva bevendo acqua, mentre, alle sue spalle si percepisce un ambiente inquinato.
All’inaugurazione dei murales saranno presenti il sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci, il consigliere con delega all’Istruzione Lucia Nannetti, il sindaco dei ragazzi e delle ragazze Carlotta Chilleri, il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi, il writer Marc Molinari e la coordinatrice del progetto “Acquamia” Reana de Simone.