A Siena in mostra le opere dei ragazzi su bottini e acqua. Oggi, venerdì 20 maggio, presso il complesso museale Santa Maria della Scala, si è inaugurata l’esposizione "A ritrovar la Diana", giunta alla sua 15esima edizione e promossa dall’associazione La Diana con il patrocinio e la collaborazione di Comune di Siena e Acquedotto del Fiora. La mostra, che può essere visitata fino a domenica 22 maggio, in orario 11-13 e 14.30-17.30, propone gli elaborati frutto del progetto "Siena e i bottini" portato avanti dall’associazione La Diana, grazie a cui gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado entrano in contatto con l’inestimabile patrimonio dei bottini, e i lavori realizzati nell’ambito di "Acqua da bere", il progetto di educazione ambientale per le scuole primarie promosso da Acquedotto del Fiora e Legambiente. L’inaugurazione, a cui hanno partecipato gli alunni coinvolti nei progetti, si è aperta con il saluto delle istituzioni portato dall’assessore all’Ambiente del Comune di Siena Paolo Mazzini, presente insieme a Paolo Leoncini, presidente associazione La Diana, Tiberio Tiberi, presidente Acquedotto del Fiora Spa, e Carmen Sessa di Legambiente Siena.
I progetti
"Siena e i bottini" ha offerto la possibilità agli studenti di alcune scuole primarie e secondarie di primo grado di Siena e provincia di entrare in contatto con l’inestimabile patrimonio dei bottini, gli acquedotti medievali che ancora oggi riforniscono le fonti senesi, oltre a sensibilizzare i giovani a un uso più consapevole di una risorsa preziosissima come l’acqua. I volontari dell’associazione La Diana, dopo una lezione introduttiva in aula, hanno guidato i ragazzi in visita a un tratto del Bottino Maestro di Fonte Gaia; successivamente gli alunni hanno reinterpretato l’esperienza vissuta in modo originale e creativo, realizzando gli elaborati ora esposti al Santa Maria della Scala.
Il progetto "Acqua da bere", promosso da Acquedotto del Fiora e Legambiente e rivolto agli allievi delle scuole primarie, ha fatto conoscere ai ragazzi le qualità fisico-chimiche dell’acqua, insegnando loro a riconoscere la qualità e la sicurezza igienica e sanitaria della risorsa idrica che arriva nelle case, sottolineando allo stesso tempo come essa sia fondamentale per ogni forma di vita ma estremamente scarsa. L’attenzione si è poi focalizzata sulla necessità di adottare una cultura diversa sull’acqua evitando gli sprechi e apprezzando e bevendo quella del rubinetto, comoda, sicura, controllata, economica. Nel corso del progetto inoltre gli studenti hanno elaborato alcuni libretti in cui inserire le analisi chimico/fisica dell’acqua del proprio territorio, utilizzando i dati sula qualità della risorsa forniti da Acquedotto del Fiora e pubblicati sul sito internet del gestore, www.fiora.it.
"Siamo felici della risposta avuta dai ragazzi, che mettono sempre grande impegno ed entusiasmo nei progetti che pensiamo per loro in sinergia con le associazioni del territorio – commenta il presidente di Acquedotto del Fiora Tiberio Tiberi – Insegnare a coloro che sono i cittadini di domani comportamenti virtuosi in materia di acqua è fondamentale per costruire un futuro migliore, all’insegna della sostenibilità idrica e ambientale, che è è la “missione” di chi come Acquedotto del Fiora quotidianamente è impegnato nella distribuzione di acqua per i bisogni dei cittadini, nella collettazione e depurazione delle acque reflue per la salvaguardia ambientale e nella promozione e divulgazione della cultura dell’acqua e del suo uso consapevole e sostenibile". "Ringrazio di cuore i ragazzi e docenti delle classi coinvolte e i coordinatori dei progetti per quanto hanno fatto – conclude il presidente di Acquedotto del Fiora – e mi auguro che quanto appreso grazie a queste iniziative sia messo in pratica non solo oggi ma anche in futuro".